domenica 30 marzo 2014

Fantasia e immaginazione

Mentre un malinconico film viaggia di sottofondo in televisione, mi sono attaccato al computer, scaricato una carta geografica e tracciato un itinerario di un viaggio che già volevo fare l'anno scorso.
Un viaggio partente da Barcellona in direzione Bilbao, Biarritz, Tolosa e poi ridiscesa a BCN tra il Rossiglione e la Costa Brava. 
1500 km circa di percorso, fatto tutto con un noleggio di auto, dopo aver attraversato il mediterraneo con l'areo da Bologna. Una vacanza in solitaria, perchè non credo troverei mai nessuno che venga con me e forse io stesso ho voglia di farmelo da solo, di viaggiare un po' per i fatti miei. 
Per ora rimane solo un viaggio immaginario, finchè anche un solo denaro verrà nelle mie tasche, tutto questo rimarrà nelle immagini viste via internet e nelle emozioni che la musica attuale di fondo mi sta accompagnando. Un viaggio di sole, di mare, di posti e culture diverse, alla ricerca di angoli diversi, sperduti, particolari, da imprimere nella memoria e basta, nella speranza di lasciare, una volta terminato, tutta la mia ansia laggiù, riempiendo il cuore di emozioni nuove, positive, piacevoli e sincere. Si.. tornare a vivere la vita, un po' come era una volta, senza esagerare, senza fare troppi sforzi e spendere troppo, anche solo accompagnandomi da una tenda e basta, e vivere quello che viene, giorno dopo giorno, immortalando in una anima avida di emozioni e sentimenti, nuovi ricordi piacevoli e tornare a casa scaricando su FB un album di foto diverse, nuove, colorate, vive e consegnando alla memoria delle mie emozioni, ricordi di inestimabile bellezza. 
Alle volte anche solo l'azzurro del mare, il ricordo di un momento, il sapore di un cibo, le parole di uno sconosciuto, il tentativo maldestro di comunicare in una lingue differente, possono consegnare ricordi belli, piacevoli, emozioni, sensazioni che si ritenevano perse e dimenticate.
Ho solo voglia di questo, di vivere. Di tornare ad emozionarmi come vorrei tanto, anche solo per un viaggio, anche guardando un tramonto sul mare o guardare un monumento o una chiesa e perchè no, magari nel sorriso di un ragazzo sconosciuto, incontrato lungo il percorso e dove si è trovato ad un bancone di un bar a bere un drink. E forse qualche messaggio scambiato poi, o delle mail, o dei post lasciati in giro solo per segnalare al mondo dove sono e che faccio.
Ma non stare più qui, smettere di vivere solo problemi, incubi, tristezze. sono stanco solo tanto stanco di tutto questo e mi è piaciuto poter immaginare un qualcosa che è solo nella mia testa in qualcosa di più reale e concreto. Mi basterebbe anche solo questo, anche solo sapere che posso farlo, che tutto quello che oggi è un tratto rosso su una carta stampata da Google, domani diventerà un fatto reale, concreto, un insieme di momenti diversi e inestimabili.
Viaggiare è come rinascere. E ricominciare un mondo di vivere, di essere, di rimettere in ordine le cose dentro di me, nella mia anima e sentire quella pace, che solo un anno fa mi regalò un parco a Barcellona. Sembra che solo la terra di Spagna sappia darmi delle buone emozioni al momento e questo lo trovo un modo per cambiare e per aggrapparmi a qualcosa che non può e non deve morire mai dentro di me. Già il solo fatto di essermi messo a stampare un itinerario, a contarne i chilometri, è già un piccolo passo in avanti verso il credere in qualcosa. La mia isola, piccola isola interiore che non deve affondare mai...
Sarà il sole di oggi e la calma tipica del fine settimana che mi rassicura. so benissimo che domani tanti buoni principi, tante belle cose immaginate spariranno per rifare spazio alla tristezza del quotidiano. Ma oggi mi piace che sia così, mi piace credere che l'impossibile sia possibile e che ciò che si sogna un giorno sarà di nuovo realtà davanti al mio sguardo, nella fiducia e nella serenità di un bel pianto liberatorio, uno di quelli che fai solo per stare bene, perchè stai bene, perchè senti dentro di te che il peggio è passato, che si, ci saranno ancora problemi, ma che saranno risolvibili, gestibili di nuovo e che tutto questo cambierà per sempre la bruttezza del momento attuale. E per una volta tanto, piangere, appunto, sarà qualcosa di bello, di piacevole, di diverso dallo stato in cui mi sento oggi.
Amo sentirmi sereno, amo queste giornate di benessere, pur sapendo di avere delle tempeste da vivere ancora davanti, appaiono ancora giornate di serenità e di tranquillità che nessuno può togliermi. E vada così. Non sarà ancora la mia primavera, perchè al momento sembra nascere irrazionalmente solo dentro di me senza nessun pressupposto concreto nel reale, ma va bene così. Se inizio in un qualche modo a costruire delle piccole cose, a fare i miei piccoli passi quotidiani verso un benessere interiore allora forse, riuscirò poi a portarlo anche fuori di me.
E se gli altri non mi capiscono, non mi comprendono o forse se io stesso ho ancora bisogno di rendermi ancora una persona decente e piacevole, non mi importa. La strisciante depressione che ho dentro la voglio distruggere. Vorrei che questo fosse un anno di svolta, di cambiamento, di diversità dal passato del 2012-13.
Tutto il mondo che è stato, è andato. Pensare di riviverlo anche solo per qualche ora domani pomeriggio, mi disgusta. Lo faccio solo perchè devo, ma non lo vorrei. sono passati solo quasi due mesi dalla sua fine, ma mi sembra passata già una vita intera. E questo lo ritengo un senso positivo. E' cambiata così tanto la mia vita che il ricordo di ciò che ho lasciato sembra solo un pezzo grigio di una giornata d'inverno. Io ora ho bisogno di un sole estivo e di bellezza e piacevolezza. Il resto lo costruirò giorno per giorno...
(San Juan de Gatztelugatxe.. esiste ed è uscito da un mio sogno notturno...)

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