domenica 23 marzo 2014

Pioggia domenicale

È il rumore della pioggia intensa contro le finestre a risvegliarmi presto stamattina, da questa ennesima notte semi insonne che ormai caratterizza tutte le mie nottate.
Un rumore delicato, soft delle tapparelle che si muovono col vento e del ticchettio battente sul balcone e sul tetto.. Sento lo scorrere dell'acqua nelle grondaie come piccoli fiumi nel sottotetto.. In lontananza qualche auto che passa graffia le pozzanghere nate nella notte dopo l'ennesimo diluvio.
Rumori comuni della città che un po mi ricordano l'infanzia al mare in roulotte quando da piccolo mi nascondevo al buio nel sacco a pelo a fantasticare col battere incensante sul tetto.. Lo trovo tutto sommato piacevole e gradevole e mi mette quasi tranquillità.
Il gatto dormiva sulla sedia e mi sono alzato per fargli due carezze sulla testa. Come d'abitudine lui si è alzato ed è venuto qui subito da me, appoggiandosi sul mio petto e facendo una montagna di fusa. Come un giovane amante si è infilato tra le mie coperte per ricercare la sua dose di calore e di affetto.. Quasi parlasse e dicesse un sorridente buongiorno. Non  ho potuto che accoglierlo con tante carezze e riempirlo di coccole, rallegrandomi per la sua presenza felina.
Ho alzato un po la tapparella. Ma lasciando un sottile strato di penombra nella stanza. La pioggia scende incessante e continua e quel piccolo pezzo di cielo che vedo è intensamente grigio. Mi è venuta la pelle d'oca ma non per il freddo. È un turbinio di sensazioni ed emozioni che mi trasformano in un bambino che si avvolge nelle coperte sul divano col suo gatto,  quasi a giocare come due ragazzini divertiti nel giorno di festa. Il mio micione si e accartocciato completamente attorno al mio collo,  con la sua massa pelosa è diventato un fantastico scaldotto avvolgente.. Anche lui beato ma un po' inquieto.. Anche ieri sera nelle ombre e nei rumori del piovere vedeva qualcosa che lo divertiva.. Fantasia imprevedibile di mente di felino, indubbiamente essere superiore che vede cose che noi umani non capiremo mai...
Ed eccolo alzare lo sguardo e guardare fuori dalla finestra. Il vento s'alza e la pioggia la sento battere sul sacco della spazzatura in plastica. Almeno da acqua alle piante.. All'ennesima rosa rossa che ho comprato e provato a veder crescere nei grandi vasi che ho. Quest'inverno si e la salvata la menta,  straordinariamente quando la credevo morta è tornata a crescere rigogliosa come non mai.. 
Sarà una domenica casalinga indubbiamente. Lo sarebbe stata comunque ma con questo tempo almeno non ho scuse. E vorrei accoccolarmi qui sul divano tra le mie coperte e le fusa del gatto e riaddormentarmi dolcemente e sognare di nuovo.. Ormai come accade spesso, fantastici viaggi in altri posti più o meno lontano. È talmente banale l'interpretazione di questi sogni desideri che è inutile pensarci troppo. In fondo persino questi diluvi interminabili sono figli della primavera. Appunto io li ricordo in campeggio al mare tra le mie coperte o magari seduto al bar a giocare a carte con gli amici in una vita un po' più adulta.. Adoravo quel cielo grigio che all'orizzonte si fondeva col mare in un immenso tutt'uno. Sono ricordi belli.. Come se la pioggia tirasse fuori il meglio e anche il più romantico del mio passato. E questo mi fa sorridere, beato, nel silenzio di questa domenica

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