Quanti pensieri.... Vorrei dormire ma non ci riesco. Le zanzare che passano, il russare tremendo del vicino, le idee buone che frullano e i pensieri distorti di ciò che non va sono un mix perfetto per restare qui a girarsi da un lato all'altro. Ho le dita che mi fanno male, me le sono cotte oggi col saldatore a cercare di finire un vestito che ancora non è venuto come vorrei. Quante idee che non riesco mai a realizzare solo perché non ho tempo o perché la mia testa a volte si stanca così in fretta da portare a riposarmi più del dovuto. Quanto sono stanco in questo tempo lo so solo io, ma mi accorgo che è tutto anormale solo perché credo il mio frullatore celebrale lavora in continuazione. Da un lato sogna, spera in un mondo lontano è diverso, dove ricominciare e dove Sa che si troverà bene, dall'altro tutti i problemi e la burocrazia che sta qui, che non sembra condurre a niente e persino tutto ciò che è stato fatto in passato ora appare come un desolante ricordo di una delusione. Non sono contento del presente, neanche un po. E vorrei sganciarmi da ciò che sento essere un problema nuovo che si aggiunge è che non mi da più emozione. Quando smetti le speranze o dominano le delusioni, che fare? Razionalmente solo mollare tutto e seguire il buono. Per una volta essere egoista e fare prima quel passo che in passato non facevo per non fare male agli altri. È ora sarebbe davvero il momento giusto ora che tutto è disastrato qui e senza prospettive con un comti alla rovescia sulla casa che tra due giorni inizierà ferocemente.. È così devo muover, pensando di dover far male agli altri per non farlo a ne, ma non voglio iniziare a sentire quel l'ansia che già a tratti ritorna proprio perché mi sento in una situazione difficile. Il mio solito conflitto interno che non mi porta che a stare immobile e tardare tutto. Ora devo mettermi di impegno e fare. Almeno per me stesso. Il resto conta poco, anche se farà male.
Questa é la classica situazione in cui vorrei qualcuno con cui parlare, con cui sentirmelo legato e invece c'è solo il solito deserto affettivo intorno a me che non offre niente. Ne amici, ne altro a cui aggrapparsi e persino il nuovo ha quei suoi lati di pazzia è stravaganza che a volte rappresentano la somma di quella mia insensata ricerca di persone destabilizzate o destabilizzanti. Già, perché uno normale io non lo trovo, non riesco proprio a raccattarli manco nei momenti migliori. A volte incontro qualcuno virtualmente che potrebbe ma li rimane e niente da. Cose normali di una vita che appare stranissima, almeno sui miei occhi. Vorrei svegliarmi e trovare una mail con un appartamento decente a Bcn e poi un negozio a poco... Ridere di questo e scappare la qualche giorno, solo per distrarmi da tutto. Questo mese che viene sarà tosto, per i ricordi, per le speranze, per i problemi e le ambizioni. Troppo persino per la mia testa frullata...
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