venerdì 29 maggio 2015

Ita vs spain

(Versione italiana)
Quanti pensieri.... Vorrei dormire ma non ci riesco. Le zanzare che passano, il russare tremendo del vicino, le idee buone che frullano e i pensieri distorti di ciò che non va sono un mix perfetto per restare qui a girarsi da un lato all'altro. Ho le dita che mi fanno male, me le sono cotte oggi col saldatore a cercare di finire un vestito che ancora non è venuto come vorrei. Quante idee che non riesco mai a realizzare solo perché non ho tempo o perché la mia testa a volte si stanca così in fretta da portare a riposarmi più del dovuto. Quanto sono stanco in questo tempo lo so solo io, ma mi accorgo che è tutto anormale solo perché credo il mio frullatore celebrale lavora in continuazione. Da un lato sogna, spera in un mondo lontano è diverso, dove ricominciare e dove Sa che si troverà bene, dall'altro tutti i problemi e la burocrazia che sta qui, che non sembra condurre a niente e persino tutto ciò che è stato fatto in passato ora appare come un desolante ricordo di una delusione. Non sono contento del presente, neanche un po. E vorrei sganciarmi da ciò che sento essere un problema nuovo che si aggiunge è che non mi da più emozione. Quando smetti le speranze o dominano le delusioni, che fare? Razionalmente solo mollare tutto e seguire il buono. Per una volta essere egoista e fare prima quel passo che in passato non facevo per non fare male agli altri. È ora sarebbe davvero il momento giusto ora che tutto è disastrato qui e senza prospettive con un comti alla rovescia sulla casa che tra due giorni inizierà ferocemente.. È così devo muover, pensando di dover far male agli altri per non farlo a ne, ma non voglio iniziare a sentire quel l'ansia che già a tratti ritorna proprio perché mi sento in una situazione difficile. Il mio solito conflitto interno che non mi porta che a stare immobile e tardare tutto. Ora devo mettermi di impegno e fare. Almeno per me stesso. Il resto conta poco, anche se farà male.
Questa é la classica situazione in cui vorrei qualcuno con cui parlare, con cui sentirmelo legato e invece c'è solo il solito deserto affettivo intorno a me che non offre niente. Ne amici, ne altro a cui aggrapparsi e persino il nuovo ha quei suoi lati di pazzia è stravaganza che a volte rappresentano la somma di quella mia insensata ricerca di persone destabilizzate o destabilizzanti. Già, perché uno normale io non lo trovo, non riesco proprio a raccattarli manco nei momenti migliori. A volte incontro qualcuno virtualmente che potrebbe ma li rimane e niente da. Cose normali di una vita che appare stranissima, almeno sui miei occhi. Vorrei svegliarmi e trovare una mail con un appartamento decente a Bcn e poi un negozio a poco... Ridere di questo e scappare la qualche giorno, solo per distrarmi da tutto. Questo mese che viene sarà tosto, per i ricordi, per le speranze, per i problemi e le ambizioni. Troppo persino per la mia testa frullata...


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