martedì 8 aprile 2014

Più lagne che altro

Che strana aria che tira...
Mentre uscendo per strada esplode in tutta la sua grazia la primavera, con un caldo forse fin troppo fuori stagione, nel mio cuore e nella mia anima fa un freddo invernale tremendo, quasi stesse nevicando...
Questa settimana si è fatta dura, davvero complicata e difficile. Una di quelle in cui tutto sembra convergere inevitabilmente verso una fine ingloriosa. Non funziona niente. Non funziono io che ormai sono un meccanismo rotto che non trova una sua strada per essere riparato. Sono veramente dispiaciuto per tutto, per ogni cosa, per ogni passo che devo fare, che non sembra mai prendere la strada giusta o ritrovare un equilibrio decisamente funzionale come io vorrei. 
Sono così stanco di questo mio essere vulnerabile e impossibilitato a stare bene come vorrei. Sono decisamente perduto. Ho una crisi d'ansia pressochè continua e un malessere dentro che non si placa mai. Ho la vita rovinata, così disfatta da non accorgermi neanche io bene di come sia messo male. Credo ormai di essere quasi diventato pazzo, con la voglia di non combinare decisamente più niente. Ho un urlo fortissimo nell'anima che vorrebbe uscire. Un gesto di così grande sfogo e intensità che non so come riesca a contenerlo. E vorrei che la mia testa si disconnettesse completamente da tutto, lasciandomi libero di ogni guaio e di ogni problema. Tutto qua. Vorrei svuotare la mente, svuotare ogni mio senso di malessere e non sentire più niente. Vorrei solo non sentire davvero più nulla. Ma non ci riesco e non lo posso fare. Come si fa a sperare in un miracolo, se i miracoli non si palesano nei tempi e nei modi in cui vorrei? 
Vorrei arrivasse una telefonata positiva, qualcuno che mi dice che i problemi sono risolti o si stanno risolvendo. Ma non arriva. Tutto si rimanda, non trova una strada agevole da essere percorsa, non trova un respiro sufficientemente ampio da poter essere respirato a pieni polmoni.
Ho perso tutta la mia creatività. Ho perso davvero di tutto nel mio cuore. Non ho altro da raccontarmi che non un immenso silenzio che avvolge il presente e il mio futuro. Non ho una speranza, nessuna, non sento nessuna voglia di vivere, non sento uno stimolo buono che mi porti a stare bene e che mi faccia guardare avanti con un occhio diverso.
Mi accorgo che sto persino diventando monotono negli scritti. E' solo un lamento continuo e basta. Solo un raccontare tristezze e vuoti che ho dentro. Ma è così difficile trovare risposte confortanti... Mi dicono tutti di non pensare troppo.. Hanno ragione, ma poi mi dico, come faccio a non farlo? Quando è la mia testa a pensare incontrollata senza che io riesca a spegnerla come vorrei. Io non ci riesco. Lo vorrei ma proprio non riesco a mettergli uno stop e fare in modo che le cose almeno in me si modifichino. Se ci riuscissi sarei l'uomo più felice del mondo. Ma al momento soffro e basta.
E per oggi basta lagne. Sto diventando patetico persino a me stesso

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