sabato 5 aprile 2014

Una sola ragione

Stamattina mi sono svegliato con enorme vuoto dentro. 
È come se la notte mi avesse portato via tutto,  spogliandomi di ogni mia parte morale e di speranza, strappandomi via l'anima. Un vuoto enorme,  profondo,  forse un preannuncio della settimana pesantissima e rischiosa che mi ritrovo davanti. Potrebbe essere la fine di tutto,  arrivando un istante prima di ogni possibile salvataggio. Il tempo è un fattore che appare giocare  contro di me, facendomi scivolare passo dopo passo sul bordo del burrone da cui tra breve cadrò giù. 
Ho la sconfitta profonda nell'anima, pronto all'armistizio con la guerra del mondo che ha vinto tutto su di me. Ho perso. Sto cercando di accettare il fatto che ho perso la mia guerra, pur avendo lottato profondamente e insistentemente per cercare di sopravvivere al momento di grave difficoltà. Accettare la sconfitta e tutto ciò che ne comporta è difficile. Quasi innaturale per come sono io, testardo come sono nelle mie battaglie e nell'andare avanti nelle mie cose. Volevo provarci, volevo riuscire a andare avanti con i miei progetti e il mio lavoro, ma sembra proprio che a volte la cocciutaggine non sia la sola cosa necessaria oltre alla volontà. 
Hanno vinto le avversità insomma, portandomi ormai solo agli atti di disperazione e sperando in miracoli che probabilmente non arriveranno mai è sicuramente non in tempo. 
Ecco perché mi sento vuoto. Non ho più niente, non ho più idee,  pensieri positivi che mi aiutino a risolvere le questioni. Sono svuotato da quasi due anni di guerra continua contro la stessa vita. E quando speravo che il nuovo anno portasse del nuovo e del buono,  poi mi sono ritrovato in uno degli incubi peggiori della mia vita. Oggi non mi posso permettere neanche di fare le cose che solo due mesi fa erano possibili.. E come dicevo, neanche fossero passati millenni,  ma tutto è già così diverso e peggiore che non posso più neanche immaginare di fare una vita decente. Ho finito tutte le mie armi. Ho giocato tutte le carte, cercato di mettere pezze dove fosse possibile e ritardare quello che potevo rimandare. Ci ho messo di tutto per fare, lottando. Ed ora eccomi qua, con solo una domenica che mi separa dalla settimana che preannuncia il mio fallimento tecnico. Ho finito tutto e ci ho perso tutta l'anima in questo. Ho proprio finito di credere nel domani. Ora devo solo abituarmi all'idea che giorno dopo giorno mi porteranno fisicamente via tutto, lasciandomi non solo vuoto nell'anima ma anche nella materialità del quotidiano.
Dicono che quando tocchi il fondo,  perdi tutto ciò in cui sei stato,  ritrovi il modo per percorrere nuove vie e risalire. Forse è vero. Forse sarà davvero così.. Ma io non posso che sentirmi completamente vuoto dentro come se fossi già morto e non lo so davvero. Avevo dei sogni, delle speranze.. Progetti. Avevo una vita mia che un tempo era fatto di una professione e di una vita sentimentale. La seconda è andata persa anni fa,  nel sorriso di un amore che non mi ha più voluto. L'altra la perderò a giorni, affondando in conti impagabili.
Tante volte mi chiedo se ha senso vivere così. Io credo di no. Al momento proprio non so trovare una sola ragione per andare avanti..

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