martedì 8 aprile 2014

Fama di fame

Nella mia sclerosi galoppante di questo periodo, alterno momenti di sperata euforia a profonda depressione che mi porta ai pensieri peggiori.
Ora è anche sceso definitivamente il sole, portando il clima da soleggiato caldo, bello, da stare fuori stesi sul prato, a meglio qui dentro che tanto fuori non può che peggiorare... Sarà il clima folle della primavera, la stagione che mi ha visto nascere e che io porto molto nel mio cuore, ma è davvero pazza come si dice e come in fondo lo sono tutti quelli nati in questo periodo...
Guardando fuori dalla porta sarà la quinta ambulanza che vedo passare da stamattina. Non a sirene spiegate, ma trovo il movimento del tutto eccezionale. Si alternano ambulanze e autobus. Poche persone che passano per strada a piedi e una pace, una calma, decisamente esagerate. Oggi era la giornata da starsene in casa a fare niente e bona. Chiudersi al buio in qualche angolo e finire li, dormiente, come meglio si poteva.
Non è la mia giornata ideale. Difficile dire che ce ne siano in questa fase della mia vita ad essere onesti.. Continuo a scivolare verso il basso senza vedere luci che si accendono o un timido segno di ripresa. Sto cercando di fare di tutto per mettere ordine alle cose, ma sto solo in realtà al momento cercando di tamponare al meglio la difficile situazione che si trascina da quando è finito il lavoro.
Non che prima fosse tutto migliore, cioè, il realtà a tratti lo era. Almeno qualche piccola entrata, qualche soldo ogni tanto galleggiava e riuscivo a sistemare al meglio quello che mi arrivava da pagare. Poi quando le entrate si sono ridotte ad un tondo zero, allora si che tutto è arrivato ad essere difficoltoso, tremendamente difficoltoso come non mai. Puoi provare a ridurre le spese finchè vuoi, ma poi, un minimo ti rimangono sempre, ci sono, e questo porta ad incrementare un deficit che non si risolve.
Attendo la mia disoccupazione. Due mesi di tempo mi hanno detto... sto contando i giorni affinchè quei dannati due mesi passino e si risolva almeno parzialmente la cosa... ma chissà quanto ancora ho da soffrire per questi ritardi burocratici...
E nel frattempo, io mi chiedo, come pensano che la gente possa vivere senza un minimo di reddito e finchè loro fanno le loro cose con comodo... E non posso neanche dire di avere il TFR visto che quello lo dovrò lottare in tribunale per averlo, dal momento che non sono neanche stato pagato. Quando uno almeno spera di poter avere un minimo di sollievo, con quanto ha messo via nel tempo, si ritrova totalmente in braghe di tela e nell'impossibilità oggettiva di sistemarsi. E tutto diventa così duro da mandare avanti...
Quando apri il frigo e sai che per oggi mangerai solo perchè la spesa l'ha fatta tua madre, alla mia età non è molto consolante. Non ti dà molto sprint ad andare avanti, a cercare di avere un buon umore addosso... Poi cerchi lavoro, ti guardi attorno e sai di non essere più quel ragazzino che tutti possono desiderare.. Prenderei un qualsiasi lavoro pur di avere un reddito a cui aggrapparmi oggi come oggi... Vorrei sperare un po'.. ecco.. finire di vedere uno zero o un sottozero sul conto e pensare che questa stramaledetta crisi in un qualche modo se ne vada lasciando spazio a nuove opportunità e ricominciare a risalire con pace, serenità e tranquillità...
Ho sempre pensato che sarei diventato famoso un giorno, per essere il primo italiano morto di fame dopo tanti decenni. Credo diventerei una celebrità in questo, in qualità di fenomeno sociale che non ha precedenti storici di rilievo. Bella fama.. una fama da fame...
Ho smesso di fare due pasti al giorno non so da quanto tempo. ormai vado solo di cena quando sono a casa. Il resto, inevitabilmente salta. so che non va bene.. ma come fare altrimenti?
(lo so... l'immagine è un po' masochistica)

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