martedì 1 aprile 2014

Il gatto Tettarello

Quando entró nella mia vita era piccolo piccolo,  stava letteralmente in una mano e aveva delle zampette così piccole da essere quasi microscopiche. Lo vidi che si infilava sotto il divano di casa di mia madre,  con quel suo musetto spaventato e un po stordito. Ancora non capiva dove era finito. Lo presi in mano e me lo appoggiai sul petto accarezzandolo. Inizió a fare e fusa e con delicatezza a Tettare sulla mia maglia che ricordo aver un colore azzurro. Era il mio bimbo, il mio piccolo bimbo,  peloso,  color rosa che entrava nella mia vita.
La prima notte la passó in cucina piangendo e fu la ragione per cui rimasi li con lui finché non si addormentó. E fu la sola notte che passó da solo poiché dal giorno dopo un corridoio dal balcone alla mia stanza rimase sempre aperta, anche nell'inverno più freddo. Non si è mai abituato a stare da solo in una stanza lontano da me. 
A tre mesi cadde dal terzo piano quando lo affidai a mia mamma. Si ruppe una zampetta posteriore ma non ebbe nessun trauma e niente di grave. Lo vidi sofferente in casa, nella sua ciotola a dormire. Si vedeva che non stava bene ma poco alla volta si riprese e ricominció a camminare anche se a saltare non riuscì più a farlo al meglio e per questo non l'ho mai abbandonato su un posto dove potesse saltare e rischiare..
Un giorno lasciai quella casa e andai a convivere con il mio primo moroso.. La prima notte rovinó il porta abiti in legno e velluto. Mi costó una fortuna sistemarlo. Quando comprai casa,  venne con me per la sua terza casa che riconobbe subito come sua dopo poco e che da allora abbiamo sempre condiviso. Non c'è mai stata una porta chiusa per lui. Nessun luogo dove non potesse stare. Ha più vissuto lui in questa casa di me.
E ora, 14 anni dopo il nostro primo incontro, è ancora qui sul mio petto a dormire,  steso,  rilassato e beato. Ancora oggi è sempre nella mia stessa stanza a farmi compagnia. Forse un po più vecchio e più stanco di allora ma rimane un compagno fedele e sincero della mia vita.
Abbiamo cambiato tante case nel tempo. Alcune persone sono entrate nella nostra vita e se ne sono anche andate. Credo che lui se ne sia anche già dimenticate abbondantemente al contrario di me che ne porto ancora le cicatrici. A lui era ed è sempre bastato avermi li vicino a lui ed io ho sempre apprezzato la sua compagnia,  a volte sembrava quasi capire che avessi bisogno di lui in attimi di disperazione.
Ci sono persone importanti nella vita, ma spariscono in fretta dalla vita. Gli animali, il mio peloso bambino invece ha surclassato tutti, rimanendo sempre vicino e presente. Lui è qui. Un colletto di pelliccia affettuosa che si è arrotolato attorno al mio collo. Dorme beato e sereno e io ne sono ben contento. 
So che domani, in un giorno difficile, aprendo la porta di casa lui sarà li ad attendermi sempre..

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