sabato 7 giugno 2014

Nuovo solo nuovo

L'aria cambia. Forse lo sento più dentro di me che attorno. Qualcosa in me cambia. Si evolve un pensiero che è ancora informe ma sembra dare un percorso, idee, speranze. 
La vita non è statica, si muove e prende percorsi diversi a tratti imprevisti. Se torno indietro di anni era tutto così diverso, c'era un lavoro piacevole, un divano su cui stendersi abbracciato al moroso a guardar la Tv mangiando patatine e un gatto ronfante e dormiente su una sedia. Ed ero felice, indubbiamente, felice di quello che avevo e sereno. C'era quello che io volevo. 
Di quel mondo è rimasto il gatto e il divano, un po' più distrutto per le graffiato dal gatto. Le foto della memoria rimangono dentro un diario a raccontare le bellezze e le sofferenze di quel mondo. Foto che ora non guardo più poiché appaiono fotogrammi di una vita che non mi appartiene e che non tornerà mai più. A volte ci ripenso e me ne dispiace ma quello che è andato è solo memoria e basta. Certo, un abbraccio, un messaggio, mancano ma le certezze di allora erano fondate su quell'argilla che ha preso sprofondando tutto. 
È pAssato un uragano da allora. Una crisi che ha travolto tutto quando, distruggendo ogni aspetto della mia vita. La crisi è stata devastante, innegabilmente, modificando i punti di vista e le cose che contavano. 
Oggi è il mondo che è diverso e forse è giusto che il mio pensiero si sia adeguato a ciò. La ricostruzione ricomincia con la consapevolezza che il cambiamento è la cosa essenziale. Ho rimesso in gioco tutto di me è di quello che mi sta attorno. A tratti ho puntato sul ritorno del perso ma la risposta è rimasta un silenzio che era più che attesa. E allora mi rendo conto che certe cose non sono andate e non andranno mai. Quando la porta si chiude non la apri più anche se avresti la curiosità di farlo. Poi ti guardi attorno e vedi solo macerie di un mondo finito malamente e fino al punto da non essere più fondamentale. Le cose, le persone, gli obiettivi..  Tutto è una discussione e nulla ha la certezza del rimanere. Avrei preso gatto e auto è migrato a Barcellona se solo avessi avuto l'occasione. La ragione? Era un inizio, lontano da tutto e da tutti e sarei andato via senza rimpianti e risentimenti. Ho cercato ancora del nuovo. Ma appare il deserto qui. Un silenzio generalizzato che persino la persona che avresti voluta più vicina, nella sua novità, appare un fantasma virtuale di qualcosa nato nel mio cervello. Però è stato bello sognare un viso nuovo per esempio, pensare che a un veloce invito improvviso avrebbe detto si, solo per due risate e per conoscersi meglio e forse sperare che tra tutte le macerie nascesse del buono. Ma non è stato così. Quel solo piccolo romanticismo che ho pensato già sapevo sarebbe affossato prima di iniziare. E se non fossi testardo, certi nomi, certi numeri, dovrebbero essere cancellati per sempre solo per non darsi un inutile tormento. 
Mi godro la nuova aria che ho in me e spero mi porti lontano, in tutti sensi, anche fisicamente. Il tempo delle scelte arriva e spero porti a buone scelte. Alla fine. Basta volerlo e iniziarlo, poi il mondo, con la volontà mi Seguirà ovunque andrò. Ma qualsiasi cosa sarà meglio delle delusioni e delle macerie di qui. Il nuovo sarà vergine e pronto per nuove costruzioni. La vita è cambiamento e io ne sono pronto...

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